1° imbarco 1° giorno: impatto, impressioni, com'è andata, come funziona la vita di bordo...
Salve,
mi ritrovo a scrivere dopo molto tempo del mio primo imbarco, anche se, al momento in cui sto scrivendo queste parole ho già completato due imbarchi.
Ma veniamo al punto: com'è andata?
Ricordo che il giorno in cui partii fu molto strano: dover lasciare parenti e amici per intraprendere un'avventura nuova per aprire un nuovo capitolo della mia vita. Certo non è stato facile salutare il posto che mi ha cresciuto per 19 anni con la consapevolezza che per la prima volta nella mia vita avrei vissuto per 4 mesi lontano da tutto e tutti, ma la curiosità, lo spirito di intraprendere questa carriera e la volontà di vivere sul mare ha prevalso e mi ha portato lì, sull'acciaio.
Devo ammettere che questo primo imbarco è stato abbastanza "comodo", perché non mi sono allontanato di molto da casa. Infatti la compagnia mi designò per l'Euroferry Egnazia: traghetto di modeste dimensioni che svolgeva un servizio di linea espresso tra Brindisi e il porto greco di Igoumenista.
Le emozioni che provai i primi giorni erano molto confuse: ansia, curiosità, malinconia, gioia, confusione, stranezza, paura. Ero abbastanza agitato, come normale che sia, ma col passare dei giorni passò tutto.
Quando salii sulla rampa della nave ad accogliermi c'era l'allievo sbarcante, il quale però non aveva alcun bagaglio con se: lui mi rivelò che non sbarcava, ma che mi avrebbe affiancato per qualche giorno, giusto il tempo di ambientarmi, capire come funzionasse l'ambiente della nave e quali fossero le mie mansioni. Fu una piacevole sorpresa e mi sentii subito meno spaesato. Mi accompagnò alla mia cabina d'appoggio temporanea (perché in quella definitiva c'era ancora lui), dopodiché mi accompagnò sul ponte. Quando salii sul ponte provai un brivido. In quel momento capii che quello era il posto della nave in cui non mi sarei mai stancato di stare e i 4 mesi successivi confermarono quello che pensai in quell'istante. Non so perché ma a me il ponte mi affascinava, con tutte le sue strumentazioni, tutti i suoi indicatori, tutte le sue lucine e interruttori, dava proprio l'idea che da lì avevi sotto controllo 190 metri di nave... wow!
Subito dopo mi presentai al 3rd Mate (Terzo Uff.le di Cop.) che si occupava della contabilità dell'equipaggio. Lui era il responsabile per la consegna dei DPI (dispositivi di protezione individuale), il calcolo del rizzaggio (spiegherò cos'è nei prossimi post), la gestione degli acconti e in generale lavorava a stretto contatto con l'ufficio della compagnia predisposto al pagamento del personale. Subito dopo anche il Comandante salì sul ponte e feci le dovute presentazioni anche con lui. Quello che iniziai a percepire fin da subito fu la gerarchia di bordo: la nave è "affidata" dall'Armatore (proprietario/gestore della nave) al Comandate il quale è responsabile di tutto. Ovviamente il Comandante non può governare e dirigere una nave da solo quindi è coadiuvato da una schiera di Ufficiali: Primo, Secondo e Terzo. Ogni ufficiale è responsabile di una
"guardia", in totale ne sono 3: la prima 0000-0400 1200-1600, la seconda 0400-0800 1600-2000 e la terza 0800-1200 2000-0000. Quindi ogni ufficiale entra in servizio per queste determinate fasce d'orario. Il Comandante delega la sua "autorità" all'ufficiale di guardia (non può essere diversamente, altrimenti il Comandante dovrebbe essere operativo 24/7, inoltre è importante sottolineare che generalmente lui non svolge servizio di guardia sul ponte), quando invece ritiene opportuno in determinate occasioni (per esempio il passaggio all'interno di uno stretto), può assumere il comando e rilevare la guardia dell'Ufficiale di turno. Su questi traghetti, in particolare, è presente un ufficiale aggiuntivo (Secondo o Terzo). Tale ufficiale prende il posto del Primo Ufficiale nei doveri della guardia, mentre quest'ultimo viene affidato il compito di gestire la caricazione, in maniera da non compromettere la stabilità della nave. Inoltre, in caso in cui il Comandante non dovesse pervenire (malore etc.), il Primo Ufficiale è la figura che dovrebbe sostituirlo.
In tutto questo si innesta l'Allievo Ufficiale che da assistenza a tutto il Bridge Team, ma al contempo si impegna ad apprendere quanto più possibile. Responsabile dell'addestramento dell' allievo è il Primo Ufficiale (che sta a capo della squadra degli Ufficiali e, più in generale, è il Capo-Servizio di tutto il personale di coperta). Ovviamente la coperta non si limita solo agli ufficiali, ma anche ai comuni e sottoufficiali, che secondo la gerarchia sono: Nostromo, Marinaio, Giovanotto di Coperta e infine il grado più basso Mozzo. Speculare al dipartimento di coperta c'è il compartimento di macchina, gestito dal DDM (Direttore Di Macchina, caposervizio della sezione macchina) coadiuvato con gli ufficiali di macchina. Al di sotto di questi ci sono i comuni di macchina: Operaio, Motorista, Giovanotto di Macchina. In aggiunta a questi due compartimenti, presenti su tutte le navi, se la nave è adibita al trasporto di passeggeri ha un terzo dipartimento, quello di camera, che si occupa del trattamento e dei servizi del passeggero a bordo. Generalmente in tale dipartimento sono presenti dei Commissari (in base alla tipologia di nave possono essere più di 1, questi sono organizzati in una gerarchia come negli altri dipartimenti, dove quello più in alto è caposezione del dipartimento) e una grossa schiera di comuni (camerieri, garzoni, piccoli di camera). Il Comandante è al di sopra di tutti i compartimenti ed è suo compito assicurarsi che questi collaborino tra loro.
Questa è l'organizzazione che io trovai a bordo quella nave; tale disposizione non è assoluta è può cambiare da nave a nave, soprattutto se di differente tipologia e/o compagnia.
Dopo aver conosciuto il Com.te, ci sono state anche le presentazioni con gli altri due Ufficiali di Coperta: uno si occupava della "Navigazione" e un altro della "Safety". L'Ufficiale alla Navigazione si occupa appunto della navigazione della nave, della pianificazione delle rotte, della tenuta delle pubblicazioni (devono essere sempre aggiornate) e delle carte nautiche, dell'aggiornamento del ENC dell'ECDIS, della gestione dei movimenti equipaggio, della cassetta medicinali (sulle navi che non hanno un medico di bordo), della compilazione e invio delle pratiche (documentazione per entrare in porto) per gli arrivi nei diversi porti. L'Ufficiale alla Safety o alla Sicurezza, si occupa invece di tutti i sistemi di sicurezza della nave e dei sistemi antincendio; molto spesso coadiuvato con un ufficiale di macchina si occupa del test settimanale di generatore di emergenza, lance di salvataggio, controllo EEBD, addestra l'equipaggio circa i casi di emergenza etc.
Quando mi recai alla mensa ebbi modo di vedere ancora una volta rappresentata la gerarchia a bordo: infatti la mensa è divisa tra ufficiali e comuni. Al tavolo degli ufficiali, la disposizione dei posti è pressochè scontata: a capotavola c'è il Comandante, seguito alla sua destra dal Primo Ufficiale di Coperta e alla sua sinistra dal Direttore di Macchina e a seguire tutta la schiera di ufficiali rispettivamente di coperta e macchina, fino al grado più basso (Allievo).
Pian piano entrai in quel meccanismo nave, del tutto nuovo per me; entrai a far parte dell'anima della nave e la cosa non mi dispiaceva. Certo il lavoro era stressante per i ritmi che la nave aveva (durata della tratta all'incirca 7 ore), ma una volta abituato i mesi mi sono passati avanti senza troppi fronzoli.
Per chi è al primo imbarco come All. Uff.le, rivolgo queste parole: la vita di mare è una vita molto interessante, permette di viaggiare di lungo in largo per il globo, visitando posti molto lontani da casa; nondimeno permette di avere una mentalità elastica e dà la capacità di adattamento ad ogni tipo di situazione e/o di problema, perché a bordo lontano da tutto e da tutti, devi essere in grado di gestire ogni tipo di situazione che ti si pone davanti, soprattutto voi che siete prossimi Ufficiali e vi viene affidata una nave, dovete essere in grado di affrontare le diverse problematiche. Di contro però, riconosco che questa è una vita sacrificata: 4 mesi e oltre lontano dagli affetti, dagli amici, dai conoscenti non sono facili da gestire e molto spesso molte persone si tirano indietro proprio per questo motivo. Non vi voglio scoraggiare, ma il mare deve essere la vostra passione per perseguire questa carriera. Scusatemi se mi sono dilungato troppo, e non posso che augurarvi vento in poppa.
mi ritrovo a scrivere dopo molto tempo del mio primo imbarco, anche se, al momento in cui sto scrivendo queste parole ho già completato due imbarchi.
Ma veniamo al punto: com'è andata?
Ricordo che il giorno in cui partii fu molto strano: dover lasciare parenti e amici per intraprendere un'avventura nuova per aprire un nuovo capitolo della mia vita. Certo non è stato facile salutare il posto che mi ha cresciuto per 19 anni con la consapevolezza che per la prima volta nella mia vita avrei vissuto per 4 mesi lontano da tutto e tutti, ma la curiosità, lo spirito di intraprendere questa carriera e la volontà di vivere sul mare ha prevalso e mi ha portato lì, sull'acciaio.
Devo ammettere che questo primo imbarco è stato abbastanza "comodo", perché non mi sono allontanato di molto da casa. Infatti la compagnia mi designò per l'Euroferry Egnazia: traghetto di modeste dimensioni che svolgeva un servizio di linea espresso tra Brindisi e il porto greco di Igoumenista.
Le emozioni che provai i primi giorni erano molto confuse: ansia, curiosità, malinconia, gioia, confusione, stranezza, paura. Ero abbastanza agitato, come normale che sia, ma col passare dei giorni passò tutto.
Quando salii sulla rampa della nave ad accogliermi c'era l'allievo sbarcante, il quale però non aveva alcun bagaglio con se: lui mi rivelò che non sbarcava, ma che mi avrebbe affiancato per qualche giorno, giusto il tempo di ambientarmi, capire come funzionasse l'ambiente della nave e quali fossero le mie mansioni. Fu una piacevole sorpresa e mi sentii subito meno spaesato. Mi accompagnò alla mia cabina d'appoggio temporanea (perché in quella definitiva c'era ancora lui), dopodiché mi accompagnò sul ponte. Quando salii sul ponte provai un brivido. In quel momento capii che quello era il posto della nave in cui non mi sarei mai stancato di stare e i 4 mesi successivi confermarono quello che pensai in quell'istante. Non so perché ma a me il ponte mi affascinava, con tutte le sue strumentazioni, tutti i suoi indicatori, tutte le sue lucine e interruttori, dava proprio l'idea che da lì avevi sotto controllo 190 metri di nave... wow!
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Grado del Comandante: 1 corona 1 giro di bitta 1 gallone 1 gallone più spesso |
"guardia", in totale ne sono 3: la prima 0000-0400 1200-1600, la seconda 0400-0800 1600-2000 e la terza 0800-1200 2000-0000. Quindi ogni ufficiale entra in servizio per queste determinate fasce d'orario. Il Comandante delega la sua "autorità" all'ufficiale di guardia (non può essere diversamente, altrimenti il Comandante dovrebbe essere operativo 24/7, inoltre è importante sottolineare che generalmente lui non svolge servizio di guardia sul ponte), quando invece ritiene opportuno in determinate occasioni (per esempio il passaggio all'interno di uno stretto), può assumere il comando e rilevare la guardia dell'Ufficiale di turno. Su questi traghetti, in particolare, è presente un ufficiale aggiuntivo (Secondo o Terzo). Tale ufficiale prende il posto del Primo Ufficiale nei doveri della guardia, mentre quest'ultimo viene affidato il compito di gestire la caricazione, in maniera da non compromettere la stabilità della nave. Inoltre, in caso in cui il Comandante non dovesse pervenire (malore etc.), il Primo Ufficiale è la figura che dovrebbe sostituirlo.
In tutto questo si innesta l'Allievo Ufficiale che da assistenza a tutto il Bridge Team, ma al contempo si impegna ad apprendere quanto più possibile. Responsabile dell'addestramento dell' allievo è il Primo Ufficiale (che sta a capo della squadra degli Ufficiali e, più in generale, è il Capo-Servizio di tutto il personale di coperta). Ovviamente la coperta non si limita solo agli ufficiali, ma anche ai comuni e sottoufficiali, che secondo la gerarchia sono: Nostromo, Marinaio, Giovanotto di Coperta e infine il grado più basso Mozzo. Speculare al dipartimento di coperta c'è il compartimento di macchina, gestito dal DDM (Direttore Di Macchina, caposervizio della sezione macchina) coadiuvato con gli ufficiali di macchina. Al di sotto di questi ci sono i comuni di macchina: Operaio, Motorista, Giovanotto di Macchina. In aggiunta a questi due compartimenti, presenti su tutte le navi, se la nave è adibita al trasporto di passeggeri ha un terzo dipartimento, quello di camera, che si occupa del trattamento e dei servizi del passeggero a bordo. Generalmente in tale dipartimento sono presenti dei Commissari (in base alla tipologia di nave possono essere più di 1, questi sono organizzati in una gerarchia come negli altri dipartimenti, dove quello più in alto è caposezione del dipartimento) e una grossa schiera di comuni (camerieri, garzoni, piccoli di camera). Il Comandante è al di sopra di tutti i compartimenti ed è suo compito assicurarsi che questi collaborino tra loro.
*Curiosità: per la marina mercantile italiana, Comandante e DDM sono equiparati (hanno lo stesso "grado"); per gli inglesi invece, il DDM è al di sotto del Comandante e ciò è facilmente intuibile dal modo in cui viene chiamato nella lingua anglosassone. Il DDM è in inglese il Chief Engineer e il Primo Ufficiale di Macchina è 2nd Engineer, mentre il Comandante è Master e il Primo Ufficiale di Coperta è Chief Mate.Attenzione!
Questa è l'organizzazione che io trovai a bordo quella nave; tale disposizione non è assoluta è può cambiare da nave a nave, soprattutto se di differente tipologia e/o compagnia.
Dopo aver conosciuto il Com.te, ci sono state anche le presentazioni con gli altri due Ufficiali di Coperta: uno si occupava della "Navigazione" e un altro della "Safety". L'Ufficiale alla Navigazione si occupa appunto della navigazione della nave, della pianificazione delle rotte, della tenuta delle pubblicazioni (devono essere sempre aggiornate) e delle carte nautiche, dell'aggiornamento del ENC dell'ECDIS, della gestione dei movimenti equipaggio, della cassetta medicinali (sulle navi che non hanno un medico di bordo), della compilazione e invio delle pratiche (documentazione per entrare in porto) per gli arrivi nei diversi porti. L'Ufficiale alla Safety o alla Sicurezza, si occupa invece di tutti i sistemi di sicurezza della nave e dei sistemi antincendio; molto spesso coadiuvato con un ufficiale di macchina si occupa del test settimanale di generatore di emergenza, lance di salvataggio, controllo EEBD, addestra l'equipaggio circa i casi di emergenza etc.
Quando mi recai alla mensa ebbi modo di vedere ancora una volta rappresentata la gerarchia a bordo: infatti la mensa è divisa tra ufficiali e comuni. Al tavolo degli ufficiali, la disposizione dei posti è pressochè scontata: a capotavola c'è il Comandante, seguito alla sua destra dal Primo Ufficiale di Coperta e alla sua sinistra dal Direttore di Macchina e a seguire tutta la schiera di ufficiali rispettivamente di coperta e macchina, fino al grado più basso (Allievo).
Pian piano entrai in quel meccanismo nave, del tutto nuovo per me; entrai a far parte dell'anima della nave e la cosa non mi dispiaceva. Certo il lavoro era stressante per i ritmi che la nave aveva (durata della tratta all'incirca 7 ore), ma una volta abituato i mesi mi sono passati avanti senza troppi fronzoli.
Per chi è al primo imbarco come All. Uff.le, rivolgo queste parole: la vita di mare è una vita molto interessante, permette di viaggiare di lungo in largo per il globo, visitando posti molto lontani da casa; nondimeno permette di avere una mentalità elastica e dà la capacità di adattamento ad ogni tipo di situazione e/o di problema, perché a bordo lontano da tutto e da tutti, devi essere in grado di gestire ogni tipo di situazione che ti si pone davanti, soprattutto voi che siete prossimi Ufficiali e vi viene affidata una nave, dovete essere in grado di affrontare le diverse problematiche. Di contro però, riconosco che questa è una vita sacrificata: 4 mesi e oltre lontano dagli affetti, dagli amici, dai conoscenti non sono facili da gestire e molto spesso molte persone si tirano indietro proprio per questo motivo. Non vi voglio scoraggiare, ma il mare deve essere la vostra passione per perseguire questa carriera. Scusatemi se mi sono dilungato troppo, e non posso che augurarvi vento in poppa.
Cadetto, hai ancora le idee confuse. Prima di tutto la prima guardia è dalle 4 alle 8, il comandante anche in Italia è sopra il direttore (che si scrive DM e non DDM) e non è capo servizio della macchina ma ci sta il primo macchinista che in inglese è First engineer
RispondiEliminaDevi ancora studiare!
Salve, la ringrazio per il suo intervento.
EliminaSi è come dice lei: secondo l'art. 321 del Codice della Navigazione il Com.te è il primo in ordine di gerarchia; purtroppo quando scrissi questo post avevo ancora poca dimestichezza ed esperienza.
Cordiali Saluti
Per quanto riguarda la cabina, va divisa con un’altro ufficiale oppure no ? Se si come ti sei trovato ?
RispondiEliminaCiao! Allora da ufficiale la cabina è singola mentre da allievo dipende, solitamente tocca condividerla con qualcun altro anche se la situazione può cambiare dalla tipologia di nave o dalla compagnia.
EliminaPer quanto riguarda la mia esperienza, i primi due imbarchi da allievo (su traghetto) ho dovuto condividere la cabina una volta con due persone e l'altra con una. Invece il terzo imbarco sempre da allievo (su una nave da carico) ho avuto la cabina singola anche piuttosto spaziosa.
Da quando faccio l'ufficiale sempre cabina singola.
Non ti saprei dare un impressione precisa su com'è condividere la cabina, dipende molto dalla persona, dai caratteri e dai rapporti che si creano.
Spero di essere stato esaudiente.
Bravo! Collega questa è una bella idea per in nuovi cadetti.
RispondiEliminaSalve, sono Gianluca Scalera e mi sono diplomato quest'anno con un punteggio di 100/100 al nautico di Camogli Cristoforo Colombo (Ge). Come posso trovare un imbarco su una nave con stazza lorda maggiore di 500GT? Potrebbe indicarmi la strada?
RispondiEliminaGrazie e cordiali saluti
Buongiorno Gianluca,
Eliminaprima cosa dovrebbe iscriversi alla gente di mare e in secondo luogo dovrebbe fare tutti i corsi base necessari ad imbarcare. Inoltre consiglio a chi non ne è in possesso, di ottenere anche il passaporto. Fatti questi STEP deve preparare un buon CV da inoltrare poi alle varie compagnie di navigazione. Con un po’ di pazienza e con un po’ di sacrificio sono sicuro che riuscirà nell’intento. Se hai bisogno un’aiuto sui step da percorre ti consiglio di leggere i miei articoli in merito su questo blog.
Buona giornata
Vorrei imbarcarmi sono un giovane allievo di coperta, ma nessuno risponde vorrei consigli.
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