Conviene imbarcare? Com'è la vita di bordo? Quali sono i pro e quali i contro?...
Queste sono solo alcune delle domande che una persona inesperta del settore si pone, quando tenta di avvicinarsi al mondo marittimo. Con questo articolo (ed altri) cercherò di far luce su alcune di queste. Partiamo subito col dire che lavorare su una nave non è un lavoro che fa per tutti, per le ragioni che tra poco andremo a vedere.
Perché lavorare su una nave non è un lavoro per tutti?
- Mal di mare: può sembrare sciocco, ma credo sia una delle prime cose a cui bisogna pensare. Bisogna avere lo stomaco di ferro per poter affrontare il mare mosso, specialmente quello in inverno e in oceano. Le pillole contro il mal di mare a bordo ci sono, ma di certo non se ne può far abuso. Comunque non disperate: anche se soffrite un po', pian piano ci farete l'abitudine.
- Distanza dagli affetti: è una delle cose più difficili da digerire. E' un punto che non potete sottovalutare. Chi fa questa vita lo sa bene: essere lontano per mesi e mesi, è tosta. Anche se oggi risulta essere più facile rispetto a 20/30 anni fa, grazie ai contratti più brevi e all'evoluzione dei mezzi di comunicazione. La durata dei contratti di lavoro viene stabilita dalle compagnie ed ognuna applica una propria politica (sempre nel rispetto della legge e delle convenzioni internazionali) ma si va da un minimo di 2 mesi a contratti fino a 6 mesi e più.
- Essere 24 ore su 7 giorni sempre sul posto di lavoro: vivrete per mesi nello stesso posto dove lavorerete e ricordatevi che sarete sempre su una nave, ciò significa che dovrete essere pronti a tutto, specialmente se, sfortuna volendo, vi troverete in un'emergenza.
- Vivere con i colleghi in un ambiente ristretto: questo punto si ricollega un po' con quello precedente; i vostri colleghi saranno i vostri amici e questo è necessario se si vuole creare un bel teamwork, tenendo sempre presente che a bordo esiste una gerarchia, che va rigorosamente rispettata. A seconda della nave, siate consapevoli che vi potreste trovare in un microcosmo come quello di una nave passeggeri composto da un corposo equipaggio (dove le persone che lavorano, molto spesso possono superare il migliaio) o quello di una nave da carico formato da qualche decina di persone (15/25/30 persone a seconda della tipologia e grandezza della nave).
Inoltre, considerate anche il fatto che sulle nave passeggeri a parte per gli ufficiali di stato maggiore e qualche altro caso eccezionale, le cabine (già molto piccole) vengono condivise fino a un massimo di 4 persone. - Continua formazione e aggiornamento a terra: i corsi che i marittimi devono sostenere sono innumerevoli, si moltiplicano con le responsabilità che si hanno sulla nave e si conseguono con una certa costanza nella carriera marittima. Purtroppo quasi tutte le certificazioni dei marittimi sono soggette a scadenza e vanno periodicamente rinnovate (generalmente ogni 5 anni). Da sottolineare che ad oggi non tutte le compagnie di navigazione pagano la formazione dei propri marittimi.
Vi ho un po' scoraggiato, vero? Allora, chi sono questi "folli", che nonostante tutte queste avvertenze decidono comunque di intraprendere questa vita? Sono quelle persone che hanno la passione per fare questo mestiere, perché il mare lo devi avere nel sangue. Sono quelle persone che sono consapevoli che non sarà facile, ma proprio per questo non si tirano indietro. Sono padri, figli, amici che partono per un'avventura nuova, perché in fondo ogni imbarco può essere definito un 'avventura.
Dopotutto però, vediamo anche i lati positivi di questo lavoro: respirare l'aria di mare, assistere ad albe e tramonti mozzafiato, girare il mondo, la possibilità di coltivare un'ambizione e fare carriera velocemente, l'opportunità di trovare lavoro relativamente facile... e qualcuno di voi sicuramente penserà anche allo stipendio. Per questo argomento mi riserverò un articolo a parte, ma vi anticipo che non sono così esagerati quanto voi pensiate.
Spero di aver chiarito almeno in parte le vostre idee, se avete dubbi, curiosità o domande, chiedete pure!
Un saluto a tutti voi e sempre vento in poppa.
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