Influenza delle conoscenze scolastiche sull'effettivo lavoro a bordo
Sarà sicuramente capitato a tutti di chiedersi se le conoscenze apprese a scuola fossero utili nel lavoro pratico. Ovviamente sembra una questione banale (ma non lo è), poiché intuitivamente la risposta dovrebbe essere positiva.
Oggi cercherò di illustrarvi la situazione dal mio punto di vista e secondo la mia esperienza.
Come tutti i neodiplomati del Itn conduzione del mezzo navale ho sostenuto i corsi basic training, obbligatori per poter imbarcare. Questi hanno lo scopo di fornire le basi a tutti i marittimi, indipendente dal grado, per permettere di lavorare a bordo di una nave.
La scuola quindi occupa un posto principale per quanto riguarda la formazione di un allievo, visto che a parte i corsi base non si seguono studi specifici prima di imbarcare, almeno per il momento.
Ma ciò che realmente si impara a scuola quanto è utile dal punto di vista pratico?
I programmi scolastici sono molto ampi, e i professori cercano di abbracciare più nozioni possibili per far si che lo studente abbia una conoscenza base di tutto ma, può capitare che quello che effettivamente serve a bordo di una nave viene trattato in modo superficiale e poco approfondito.
Un esempio può essere l’insegnamento della lingua inglese che senza ombra di dubbio ha un’importanza rilevante (come sappiamo, non solo in questo ambito).
Per farvi capire, le comunicazioni (tra nave e porto o/e tra nave e nave ) avvengono tutte in inglese, anche se può capitare che la nave faccia solo porti italiani e che quindi la lingua di lavoro a bordo sia l’italiano. Nonostante ciò non dobbiamo sottovalutare l’inglese, in quanto lingua riconosciuta a livello internazionale dall'IMO da usare in ambito marittimo ( vedi SMPC o la pubblicazione delle convenzioni internazionali).
Quindi bisogna fare pratica nell'oralità in modo tale da avere una buona confidenza con questa lingua permettendo così di sapersi esprimere e farsi capire.
Un altro esempio può essere la navigazione proprio perché i programmi scolastici italiani relativi alla navigazione sono abbastanza arretrati, collegati a una navigazione vecchia e quindi non applicabile più alle navi moderne che utilizzano sistemi più evoluti e legati alle nuove strumentazioni.
A scuola si approfondisce molto l’astronomia che attualmente sulle navi sta sempre più sparendo, utilizzata soltanto per il calcolo dell'errore giro.
Cosa che invece andrebbe approfondita sono gli apparati di navigazione che ogni giorno vengono usati dall'ufficiale di navigazione come ad esempio il radar, il suo principio di funzionamento e la sua reale applicazione in pratica: come facciamo a capire i bersagli, quali sono pericolosi, cosa è una traial manouvre etc.
Cosi come non si approfondisce sugli ECDIS quanto basta, dando molto peso alla carta nautica (sicuramente da conoscere e saper usare), quando ormai l'ECDIS è il principale mezzo di cartografia utilizzato per la pianificazione delle rotte e il monitoraggio della navigazione.
Altro punto fondamentale e sottovalutato è il funzionamento del posto di manovra, che sicuramente è molto pratico come argomento, ma molto spesso capita che gli allievi non conoscano le denominazioni dei cavi, tipologia, come siano fatti, il loro SWL.
Sostengo quindi, che i programmi scolastici dovrebbero rinnovarsi, interfacciandosi con chi ha esperienza sul campo (ufficiali e comandanti). La scuola dovrebbe così incentivare l' incontro con chi è del mestiere, per far capire meglio agli studenti la scelta che stanno intraprendendo o che intraprenderanno.
Comunque se gli studenti intendono seguire questa strada devono cercare di assimilare quanto più si può a scuola, costruendosi delle basi solide che aiuteranno molto soprattutto nel primo imbarco, evitando così di ritrovarsi impreparati e in situazioni spiacevoli, ed evitando brutte figure sul posto di lavoro. Inoltre delle basi solide sono utili in futuro anche per il conseguimento del esame per il titolo di ufficiale di navigazione.
Buon vento a tutti.
Salve appena uscito dall'Istituto Nautico come allievo ufficiale di coperta sono alla disperata ricerca del mio primo imbarco....chi mi potrebbe dare un aiutino?
RispondiEliminaGrazie
A.
Salve, il mio consiglio è quello di preparare un buon CV e inviarlo a quante più compagnie di navigazione/agenzie di recruiting possibile. Sicuramente qualcuno le risponderà, specialmente se ha ottenuto un buon punteggio al diploma, in bocca al lupo.
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