Il passaggio di grado da Allievo a Ufficiale: cosa significa veramente?

 

Il passaggio da Allievo Uff.le Cop. (o AUC) a Ufficiale di Navigazione non è certo cosa da sottovalutare. Si passa da un ruolo di formazione, in cui non si assume effettivamente delle responsabilità importanti a un ruolo investito da responsabilità.
Questo passaggio, può essere meno sentito e più graduale sulle navi da crociera perché si inizia a ricoprire un grado di terzo ufficiale junior affiancato ad un altro ufficiale di navigazione (capo guardia ed avente più esperienza).
Diversamente accade molto spesso sulle navi da carico, dove al terzo ufficiale junior viene fin da subito affidata la guardia (come capoguardia).
Ovviamente a quanto detto ci potrebbero essere delle eccezioni. Tutto dipende dalla compagnia di navigazione per cui lavorate.

La tenuta della guardia è un argomento delicato, che ha bisogno di essere ben approfondito. Ricordate però, che la parola d’ordine per tenere bene una guardia è CONSAPEVOLEZZA.

Bisogna essere consapevoli di ciò che si sta andando a fare:

-bisogna conoscere BENE tutta la strumentazione del  ponte di comando, ad esempio come si usa l’ ECDIS, il RADAR, la stazione GMDSS etc. Quando andiamo ad operare su una macchina dobbiamo capire cosa stiamo andando a fare e non eseguire operazioni meccanicamente. Non a caso esistono proprio procedure volte a familiarizzare gli Uff.li di Cop. imbarcanti con il ponte;

-bisogna essere sempre pronti alle varie situazioni in cui ci potremmo trovare una volta che ci troviamo sul ponte da soli e bisogna pensare attentamente prima di agire; col passare del tempo si accumulerà sempre più esperienza e si sarà sempre più in grado di rispondere positivamente e sempre più tempestivamente alle varie problematiche in cui ci potremo ritrovare;

-bisogna essere coscienziosi delle proprie responsabilità specialmente nelle guardie notturne. Il Comandante vi affida la vita delle persone a bordo, la nave e il suo carico;

All'inizio, soprattutto per quei neo ufficiali che non hanno la possibilità di essere affiancati da un capo guardia, è normale cercare un po' di aiuto da persone più esperte, specialmente in quelle situazioni un po' più complicate dove non si è sicuri di quello che si sta facendo. Ad esempio quelle di traffico intenso, dove se non si ha una buona esperienza solida dietro le spalle e fermezza nelle proprie decisioni. In estremis non bisogna temere di chiamare il comandante, anche se questi sembra essere una persona poco disponibile. Se siete in dubbio circa la manovra o le azioni da intraprendere in situazioni complicate, chiamatelo o ve ne potreste pentire amaramente. La paura non è professionale e non è contemplata su un ponte di comando. Dovete avere fermezza, disciplina e un buon senso del giudizio.

Il passaggio di grado generalmente non è diretto: non è che si inizia a fare l’ufficiale immediatamente; ci dovrebbe essere un minimo di affiancamento da parte di un parigrado. In questo periodo vi consiglio di cercare di assimilare tutto quello che si può dal collega.
Ciò non toglie che tutte le nozioni e l'esperienza su cui poi si baserà la vostra guardia non dipendono dall'handover che andrete a fare quei pochi giorni, ma dal vostro periodo di formazione da allievo perché è quello il periodo in cui si ha la possibilità di imparare, di fare domande, di fare anche "figuracce" dove alla fine nessuno potrà mai contestare nulla. Mentre da ufficiale molti errori non saranno più tollerati poiché siete certificati e stati giudicati competenti a tenere una guardia sul ponte. Quindi il mio consiglio è: sfruttate appieno quei mesi che vi sono concessi da Allievo per imparare, studiare, capire, osservare, praticare quanto più possibile. Perché più avete imparato e meno saranno le situazioni in cui vi troverete impreparati.

Il mio consiglio è quello di analizzare la situazione cercando di acquisire quante più informazioni possibile, scremarle e poi agire di conseguenza.
Ad esempio quando seguiamo una navigazione in una zona di traffico dove sono presenti molte navi bisogna analizzare attentamente la situazione cinematica che c'è attorno: le varie navi, qual è il loro moto, la velocità, il moto relativo, se sono target pericolosi per la nostra navigazione etc.. 
E’ vero che esistono le regole della Colreg ma poi all’atto pratico si vengono a verificare delle situazioni cinematiche che possono essere più o meno complicate, cui applicare la regoletta non è così semplice come insegnato a scuola. Sicuramente le prime volte sarà molto difficile, soprattutto per coloro che nel periodo da allievo non hanno effettuato una navigazione trafficata o per coloro che non hanno tenuto una guardia sul ponte come si deve, ma non demordete: se è questa la vostra passione sicuramente riuscirete a superare anche questo scoglio…

Come al solito non mi resta che augurarvi vento in poppa e se avete qualche domanda sarò più che lieto di rispondere.

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